Non vorrei occuparmi ancora di Ponte in linea di principio. Non vorrei farlo perché so che non è una cosa seria. Sapendo che è un tema che evoca quello che psicologicamente si chiama una “fuga”, la comunità politica, quando è a corto di argomenti, lo tira fuori, lasciando che pontisti e antipontisti si scannino tra loro per un po’.

Alla fine (per fortuna) non si fa nulla, ma si spendono soldi in progetti, studi, etc. e nel frattempo il gap infrastrutturale della Sicilia anziché ridursi si allarga.

Il recente dibattito però ha indotto alcuni amici a chiedermi di spiegare una volta per tutte bene perché sono contrario.