Fermiamo l’allevamento degli umani

Questo non è un vero e proprio post d’opinione. Questo è un modesto contributo per cercare di dare ai miei quattro amici lettori qualche argomento per fare svegliare dal torpore la massa inerte della popolazione.

Le frasi sotto citate sono tratte dal Corriere della Sera, uno dei 100 giornali dell’attuale regime.

A me pare evidente, dalla semplice lettura dell’articolo stesso, che il contagio, la malattia, in genere gli aspetti sanitari, siano appena appena una cornice e un pretesto per qualcosa che ha ormai assunto i caratteri dell’evidenza. Ma quale complotto…

La mia chiave di lettura, chiamatela “cospirazione” se volete, è che il vero obiettivo è quello di monitorare spostamenti e dati degli esseri umani, di TUTTI gli esseri umani, eccetto le élite dominanti (e, molto forse, le loro cinghie di trasmissione ai sudditi, ma solo ai livelli più alti), come si fa con gli animali da allevamento. Vediamo se è vero. Leggiamo un po’.

Card digitale

È la via meno immediata, ma anche quella preferita dal ministro Roberto Speranza, che vorrebbe informatizzare il nuovo strumento, purché non slittino troppo i tempi. Oltre alla Salute ci stanno lavorando i tecnici dell’Innovazione tecnologica e Transizione digitale, il ministero guidato da Vittorio Colao. Al tavolo interministeriale, che dovrebbe riunirsi per la prima volta oggi, sarà valutata anche la possibilità di avvalersi dell’app IO, già usata per il cashback e attivata da dieci milioni di italiani. Possibile il coinvolgimento di Poste Italiane.

Fallita l’app Immuni e quasi fallita la app IO del cashback, si torna alla carica, con la card digitale per verificare (che innocenti!) soltanto se avete avuto il covid, o il vaccino o il tampone etc. Bene. Con una card digitale c’è annessa una memoria. Dovrete camminare sempre con questa card appresso. Quindi i vostri spostamenti saranno monitorati minuto per minuto. Nella memoria ci si può mettere di tutto. Si comincia con il Covid, poi via via gli altri dati sanitari e personali, per arrivare – perché no – al contante (lo dicono loro, anche chiaramente), e infine – perché no – allo “scoring sociale”, cioè al punteggio che conseguirete se vi comporterete da “brave pecore”, cioè volevo dire da “bravi cittadini”. Ah, attenzione, “purché non slittino troppo i tempi”, perché se nel frattempo nonostante tutti gli sforzi il virus dovesse collassare, poi come lo giustifichiamo?

Spunta il solito, eterno, Colao, guarda guarda… Insiste il famigerato e atroce Speranza, guarda guarda… entra in gioco la grillina “innovazione tecnologica e transizione digitale”…. Il Covid? Sullo sfondo.

Il fine, ormai evidente, è chipparci tutti. Propongo in maniera anale, per dare un maggior senso di sudditanza agli umani allevati.

Se non lo vediamo… ci meritiamo un mondo in cui ci indigniamo a comando secondo quello che gli influencer agli ordini del capitale finanziario monopolistico ci ammanniscono, un mondo in cui le uniche libertà che ci resteranno saranno quelle di sentirci una pianta e vederlo magari scritto sulla carta d’identità, sposarci nostro nonno, o un comodino se preferite, ovvero comprare al supermercato la pillola della “buona morte”. Di altre libertà e diritti, economici, sociali, a un sapere e istruzione critica, di spostamento, alla salute, a una pensione dignitosa, ai diritti politici, di gestire la nostra vita come meglio ci pare, si perderà semplicemente memoria.

Continuiamo la lettura…

Il coprifuoco

La polemica politica è forte e le pressioni delle regioni e dei ristoratori anche, ma il governo per adesso resiste. «Il coprifuoco non si tocca», ripete il ministro Speranza e la ministra Gelmini concorda. Vietato uscire di casa dalle 22 alle 5 se non per lavoro, urgenze o salute, motivi che devono essere giustificati con l’autocertificazione.

Non basta la card a quanto pare, eh no! Ma non serviva per essere sicuri? No, non serve. Il CTS ci ricorda, altro documento,  che “gli italiani si sono ormai abituati alla mascherina e al distanziamento” e che quindi dovranno continuare a tenerli anche dopo essere vaccinati. Minchia!! Scusate l’esclamazione. Ma allora perché ci dobbiamo vaccinare tutti e lasciare traccia persino di ogni spostamento, se poi la nostra sicurezza è così bassa che non si torna comunque alla vecchia e sana e unica normalità?

È altrettanto evidente che le misure restrittive della libertà sono IRREVERSIBILI. O, meglio, per distrarci e confonderci, funzionano a due passi avanti e uno indietro: la zona gialla di oggi, apparente concessione, è più stretta della zona gialla di qualche mese fa. E il coprifuoco non potrà mai essere allentato. Il solito Speranza in prima fila. Sì, quello che si sente male se vede più di due persone che si “assembrano”, come dice nel suo libro. Quello che andava in orgasmo a vedere il Presidente della Repubblica con la mascherina all’altare della patria solo nel nulla, però con la mascherina, segno di obbedienza e sudditanza, sì, proprio lui.

La connessione tra il contagio e il coprifuoco è su questo punto pari a ZERO! Se vado a trovare a cena i miei genitori anziani siamo in tre, ma al ritorno mi becco la multa. Il cervello? disattivato!

Il vero obiettivo quindi di questa ostinazione violenta a mantenere una privazione assurda della libertà è che “tanto ormai sono abituati e non si torna indietro”.

Se non lo vediamo ci meritiamo la disoccupazione e l’elemosina di cittadinanza a vita.

Continuiamo e terminiamo la lettura…

Green pass europeo

Per consentire la ripartenza del turismo l’Europa sta lavorando a un «green pass» che consenta di circolare in sicurezza: sarà pronto il 1° giugno. Nel mese di luglio la tessera Ue dovrebbe essere pienamente operativa.

Conferma che il colpo di stato non è italiano, ma semplicemente globale. L’assalto alle libertà individuali parte da lontano e trova nel decaduto “Occidente” il punto di massimo. Schengen e le libertà che da ragazzi ci millantavano? Favolette, perline colorate per i baluba che eravamo e che bevevamo di tutto: con l’Europa saremo arrivati alle porte dell’universo, nel 2000 saremo tutti felici, la storia è finita. Ci hanno venduto il regno della libertà e stiamo finendo ad Auschwitz.

Se ci ostiniamo a non vederlo, e a pensare che tutto sia fatto per il nostro bene, forse meritiamo il mangime umano dato da insetti triturati che ci stanno preparando e che già tutti i media stanno cominciando a martellare quanto sia buono, green e politically correct.

 

Ma non tutto è perduto, stiamo attenti.

E non mi riferisco solo alla possibilità che quattro bombe o missili iraniani o russi inducano i pandementi a più miti consigli, anche se questa eventualità non mi sento oggi di negarla del tutto.

Il regime si scopre, diventa sempre più evidente, sempre più feroce. E, anche se l’informazione di servi non ce lo racconta, ovviamente, le sommosse, le congiure, le disobbedienze, sono sempre più frequenti.

Non dobbiamo MAI scoraggiarci. Basta resistere serenamente.

Come? Diffondendo con ogni mezzo il sospetto intanto, tra i fiduciosi dormienti. Disobbediendo, boicottando, protestando, sfidando la censura, intentando cause. Alla fine crolleranno, basta una minoranza consapevole e organizzata, ma noi dobbiamo crederci, crederci veramente, anche nei momenti difficili.

Facciamolo con tutti, a costo di perdere amici e parenti. Ma facciamolo con intelligenza e una giusta dose di prudenza.

Chiediamo alle persone di frugare nel loro sesto senso, nel loro istinto e dir loro: “Ma ti sembra normale tutto quello che sta accadendo? Ma tu di gente come Draghi o Speranza o di Bill Gates, ti fidi veramente? Che ti dice la pancia?”.

Certe volte basta soltanto questo.

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