Una COSA per la Sicilia

Una Cosa per la Sicilia

Condivido l’articolo recentemente uscito sui Nuovi Vespri.

È una riflessione che coraggiosamente va fatta. Bisogna mettere sul piatto e coordinare tutte le forze in campo, anche di varia estrazione, per liberare la Sicilia, lasciando accuratamente fuori i pazzi, i generali senza esercito e i millantatori, così come quelli che quando aprono la bocca fanno scappare le persone.
Al netto di tutto ciò esiste oggi la possibilità di uno schieramento siciliano autorevole, capace di creare un’alternativa al colonialismo italiano.
Bisogna chiarire alcuni punti strategici e andare avanti nel riconoscimento dei reciproci ruoli.
Attiva Sicilia è presente in ARS, Siciliani Liberi si è presentato alle regionali e ha una struttura territoriale; aggiungo (se ci vogliono stare) la “galassia” di Antudo, che ha un’ottima militanza. Si parta intanto da questi tre soggetti, Ma si coinvolgano, senza ruoli di primedonne, anche altri soggetti minori, come ad esempio il MIS dove presente, e altri ancora, con la discriminante democratica e siciliana.
Si faccia una “cosa” che si candida a governare la Sicilia intanto in Autonomia, in attesa di preparare l’indipendenza.
La prima indipendenza è quella della rappresentanza partitica. Si coinvolgano nella “cosa”, se ci sono, deputati e senatori siciliani delusi dal Movimento 5 Stelle, ed avremo un potere di interdizione anche a Roma.
Poi si può negoziare con altre formazioni non siciliane: meridionalisti, Vox, etc. ma su un piano di alterità e di pari dignità. Intanto ci vuole una forza esclusivamente SICILIANA, SENZA ALCUNA AMBIGUITÀ E SCHIERATA A DIFESA DELLO STATUTO. Differenze di vedute e tolleranza reciproca sui temi divisivi (essenzialmente quelli legati alla globalizzazione, cioè famiglia e migrazioni) devono al momento essere stoicamente inghiottite da tutti, ma lasciando che ognuno si esprima liberamente sul tema.
Abbiamo il tempo di farlo, le regionali e le politiche sono fra un paio d’anni circa.
Ma facciamolo subito!

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