Lu Sicilianu comu lingua di cumunicazioni polìtica

Si po usari lu Sicilianu pi parrari di polìtica oji?

Cu’ taliassi li nazionalisti siciliani chi pàrranu ntra d’iddi, vidi ca pàrranu quasi sempri in italianu.

Non cc’è nenti di stranu, in linia di principiu.

Pubblico impiego e Partite IVA sono alleati non nemici

Prendo spunto da un post FB di un collega accademico (non è necessario fare nomi) che, con il gusto della provocazione, propone un “eptalogo” del “buon governo” di quelli che strappano facili applausi, perché fondati su alcuni “topoi” (luoghi comuni), ormai tanto radicati nel sentire comune quanto malfermi se si va alla sostanza delle cose.

Ai primi due punti di questi “sette comandamenti” (gli altri li tralasciamo o ne parleremo altra volta), troviamo scritto:

Il pubblico impiego improduttivo va licenziato;
Gli evasori perseguiti a vita con confisca e carcere.
In due punti soltanto il collega è riuscito a mettere insieme le cd. “sinistre” e “destre” di sistema, apparentemente in contrapposizione, ma in realtà in piena condivisione dell’unica agenda globale. L’occasione per me è troppo ghiotta…

Da Biden al “Mondo Nuovo”

Per chi leggerà quest’articolo fra molto tempo…
siamo alla sera del 7 novembre 2020. Oggi la svolta: con almeno 5 stati ancora in bilico tra riconte e contestazioni avanti le sedi giudiziarie, il “sistema” dei media ha sciolto le vele: Biden È presidente, le contestazioni – se va bene – vanno nei sottotitoli.

Lo Statuto è una cosa troppo importante per affidarlo ai costituzionalisti

Lo Statuto è una cosa troppo importante per affidarlo ai “tecnici della Costituzione”.

I fatti: Apprendiamo che il fior fiore dei costituzionalisti siciliani avrebbe “riscritto lo Statuto” nel 2017 (mi era sfuggito) per adeguarlo ai tempi, benedicente l’ex Presidente Ardizzone, che non è stato esattamente un campione della difesa delle prerogative statutarie…

Un nuovo Statuto per la Sicilia? Sì, ma questo!

In questi giorni mi perviene (capita di tanto in tanto) di una “bozza di nuovo Statuto” per la Sicilia redatta qualche anno fa. Si tratta, spesso di “normalizzazioni”. Io, dopo tanti anni di studio sulle sentenze abrogative della Corte Costituzionale, un’idea ce l’avrei, che salva la conquista del 1946, ma la para dai colpi delle sentenze abrogative.
E decostituzionalizza la Forma di Governo (Assemblea, Governo, etc.). Quella poi ce la decidiamo da soli. 

Buona lettura.

Una COSA per la Sicilia

Condivido l’articolo recentemente uscito sui Nuovi Vespri.

È una riflessione che coraggiosamente va fatta. Bisogna mettere sul piatto e coordinare tutte le forze in campo, anche di varia estrazione, per liberare la Sicilia, lasciando accuratamente fuori i pazzi, i generali senza esercito e i millantatori, così come quelli che quando aprono la bocca fanno scappare le persone.
Al netto di tutto ciò esiste oggi la possibilità di uno schieramento siciliano autorevole, capace di creare un’alternativa al colonialismo italiano.

Tu ci chiudi Tu ci paghi un movimento siciliano

La Sicilia emerge quando meno te lo aspetti. I provvedimenti di Conte interessano tutta l’Italia, ma il movimento “Tu ci chiudi Tu ci paghi” ha caratteristiche spiccatamente siciliane, e vorrei dire anche larvatamente sicilianiste, almeno nella sua componente più spontanea, lasciando da parte i gruppetti di estremisti che si infiltrano sempre e ai quali le […]

La perdita del contante come perdita irreversibile di libertà e … di soldi

Dopo decenni dall’invenzione delle carte di credito e bancomat, che hanno dato un grande impulso alla diffusione della moneta scritturale, o bancaria, gli ultimi anni hanno visto, un po’ dappertutto a livello globale, una crescente pressione per l’uso della moneta bancaria fino, virtualmente alla scomparsa del contante. Sembra che il processo sia inarrestabile. La propaganda […]

Io, insieme a Biagio Bossone, sono il “Padre” del Tarì, e vi dico quali sono le opportunità e le difficoltà che lo stesso incontra

In queste settimane il Movimento regionale Siciliano “Attiva Sicilia” ha lanciato un progetto di moneta regionale complementare fondato su un sistema di compensazione multilaterale, denominato “Progetto Tarì”, e intende portare a compimento tale progetto riunendolo con altre iniziative legislative che in questi anni si sono susseguite in ARS. L’iniziativa non è nuova, e porta il […]

Strage del pane 1944 – L’ultimo eccidio dello Stato italiano in Sicilia

Oggi ricorre l’Anniversario della Strage del Pane del 1944. Il 1944 fu un anno terribile per la Sicilia: riconsegnata da poco all’Amministrazione italiana, come cadeau per aver rovesciato le alleanze ed avere abbandonato la Germania. Dopo che gli Alleati avevano fatto intendere ai Siciliani che la dominazione italiana stava per terminare, tutta l’economia era interrotta. […]